2022-01-04

Si può sempre fare qualcosa

La scusa del tutto fa schifo

Caro E.,

ti anticipo una scena a cui assisterai almeno quarantordici volte nella tua vita, di fatto ovunque andrai.

Arriverà ad un certo punto la persona che ti dirà che il mondo fa schifo, che le cose non funzionano, che era meglio prima (non chiedere prima quando perché difficilmente saprà risponderti), che i giovani non hanno voglia di fare niente e non sono capaci di fare niente, che è tutta una fregatura (tutta cosa non si sa bene), che chissà dove andremo a finire così e credo tu abbia capito il tipo di persona. Ma attento a non sottovalutarla, perché il tarlo che inietterà nel tuo cervello è potente, tanto che ad un certo punto potresti arrivare a credere che abbia ragione. Potresti ad un certo punto riuscire a vedere il mondo con le lenti speciali in grado di rilevare solo le cose che non funzionano. Te lo dico perché a me è successo più volte e ad un certo punto ti potresti sentire in diritto anche tu di lamentarti delle stesse cose, di manifestare le tue frustrazioni, di sentirti vittima di una ingiustizia cosmica organizzata da un "sistema" che ti vuole mettere i bastoni tra le ruote.

Ma è proprio in quel momento che sorge dai meandri della società il saggio, colui dotato di illuminazione che allevierà ogni tua tensione con la massima delle massime, con il limite estremo della proattività: "Ma non ti lamentare, pensa a chi sta peggio di te".

Sarcasmo a parte, fuggi da questa situazione.

Fuggi più veloce che puoi e non ti voltare mai indietro.

Fuggi sia dalle lamentele sterili che dalla passività di un conforto triste e arrendevole.

Fuggi dal saggio e fuggi dall'insoddisfatto.

Ti accorgerai che starai fuggendo quando deciderai di fare qualcosa invece di lamentarti o sederti: quando al posto delle lamentele sceglierai di prendere una decisione e farne un'azione. Non sono qui a dirti che non ci si può lamentare, che non si può essere frustrati o che a volte alcune "cose" della vita fanno un po' schifo (anzi, capitano a tutti indistintamente). Ma stare fermo a lamentarti non risolverà la situazione, pensare a chi sta peggio non risolverà la situazione. Prendi atto che qualcosa non va e chiediti cosa puoi fare1.

I problemi li avrai sempre con te stesso: puoi dare la colpa alla maestra, ai compagni, all'allenatore, alla politica o agli extraterresti, ma l'unica variabile che puoi controllare sei tu. Dare la colpa agli altri non risolverà i tuoi problemi, devi fare qualcosa tu per risolvere la situazione. Quello che farai determinerà che persona sei, il principio che metterai al centro delle tue decisioni definirà il tuo spessore.

Credi che sarai una persona di spessore se scegli di sentirti bene perché c'è chi sta peggio di te? Pensi che sarai una persona responsabile se scegli di non fare perché dovrebbero farlo gli altri?

Prova a chiederti invece, con quello che hai a disposizione, cosa puoi fare? Come puoi porre anche solo un pezzettino di rimedio a situazioni che reputi ingiuste per te, per la società in cui vivi o per il mondo che abiti? Non conta dove abiti, non conta con chi abiti, conta solo quello che puoi e vorrai fare.

Pensa a questo: Dove sta la gratificazione nel sapere che la guerra esiste ma che è lontana dalla nostra porta di ingresso e stare fermi lì a ringraziare che è lontana da noi? Con quale spirito ringraziamo di aver mangiato sapendo che c'è chi muore di fame? Vuoi veramente essere la persona del "cosa ci posso fare io"?

Se lo vuoi c'è sempre qualcosa che puoi fare per rendere di una briciola il mondo un posto un po' più bello e un po' più giusto. In ogni tempo della tua vita puoi scegliere di fare qualcosa con quello che hai2. Ti esorto e ti esorterò a farlo. Una briciola, una singola briciola è una azione concreta verso un mondo migliore: un compagno fa fatica a scuola? Invitalo a studiare a casa. Credi che il cambiamento climatico sia pericoloso per il futuro? Pianta un albero. Credi che un bambino dovrebbe andare a scuola giocare? Adottane uno a distanza. Ti senti frustrato, arrabbiato, triste o spaventato? Chiedi aiuto. Scegli di fare qualcosa.

Quando sono diventato tuo papà ho fatto un passo in profondità in queste considerazioni: diventare padre ti obbliga a fare. Non esiste burocrazia incasinata che tenga, regole difficili da comprendere o giornate difficili da coordinare. Non esiste luogo lontano, non esiste stanchezza e non esiste tempo per lo sconforto o il vittimismo. Quando hai un figlio fai tutto quello che puoi fare per costruire un ambiente accogliente e sano intorno3 a lui.

Io forse l'ho capito un po' tardi e quindi te l'ho voluto scrivere perché spero tu possa iniziare molto prima di quando ho iniziato io. Le cose si possono fare e tante volte basta semplicemente farle.

A presto, M.

Footnotes

  1. "Per quanto difficile possa essere la vita, c’è sempre qualcosa che è possibile fare. Guardate le stelle invece dei vostri piedi” - S. Hawking.

  2. Era un po' che volevo scrivere questi pensieri e ho trovato molto motivanti i primi episodi di una serie TV intitolata For Life. Non l'ho ancora finita, ma la spinta è stata sufficiente.

  3. Intorno non significa per forza vicino in questo caso.