2022-11-12

Suggestioni Letterarie #3

Il barone rampante - Italo Calvino

Caro E.,

ho pensato molto a come iniziare questo post per introdurre quello che voglio scriverti oggi. Un po' come la storia di Cosimo, non riuscivo a capire cosa mi stesse dicendo, cosa mi stesse raccontando e dove voleva condurmi. All'inizio ero confuso perché non risuonava niente, sembrava “solo” una storia; pensavo che gli alberi mi avrebbero detto qualcosa in questo periodo in cui sono un pensiero ricorrente seppur vago e invece anche gli alberi sono passati.

Ma quella spada, quel padre a cavallo con quella spada da donare hanno acceso la suggestione e anche gli alberi hanno assunto il messaggio che non avevo visto prima: questa storia insegna a rompere gli schemi. A fare ciò che nessun altro ha fatto, a seguire la strada non ancora tracciata ad ogni costo. E non si ferma qui: insegna a incrociare tutte le altre strade, a creare incontri, nuove dinamiche e nuove modalità per restare autentici in un mondo con una configurazione diversa.

Essere barone non come tuo padre, ma barone ugualmente. Che meraviglia!

Possiamo provare a guardare questa storia da due punti di vista: quello di Cosimo e quello del resto del mondo.

Per Cosimo salire sugli alberi è dapprima una sfida, una disobbedienza, una presa di posizione che si trasforma in un nuovo punto di vista, in una rottura con lo stato delle cose. Ma in questa rottura si scopre che i bisogni sono gli stessi che le necessità sono analoghe, ma deve essere trovato un nuovo modo per soddisfarle. Le cose si possono fare in tanti modi diversi con piena realizzazione e addirittura rendersi utili in questa nuova modalità a chi abita ancora il passato o a chi adotta schemi diversi. Cosimo fa tutto questo: integra la sua unicità senza snaturarla, senza comprometterla.

Resiste a quella comunità che in principio lo vede come un escluso, ad un padre che si vergogna di lui, al rischio di essere allontanato. Nel tempo tutte le persone intorno a lui imparano a convivere con lui ad integrarsi reciprocamente. Il mondo assume una nuova configurazione grazie a quella scelta, la storia cambia i suoi binari grazie a quella promessa.

Oggi seguire strade tracciate, soddisfare le aspettative è una tentazione che fa sentire al suo posto l’immagine che ci è stata proiettata dentro. Ma non è obbligatorio, non è l’unica soluzione.

Una cosa che accomuna ogni essere umano sulla Terra è la condizione di essere figlio, tutti possiamo essere Cosimo. La nostra natura ci ha donato di questo privilegio. Io ho la fortuna di poter essere due dei personaggi di questa storia: posso essere Cosimo nei confronti di mio padre e Barone nei confronti dei tuoi. Posso salire sul mio albero e guardare te mentre sali sul tuo. Posso disobbedire ed essere disobbedito a mia volta. Posso sperimentare e comprendere che anche salire sull'albero non sia la soluzione definitiva. Dovrò allenarmi per essere pronto a quando tu salirai sul tuo, ma forse sono ancora in tempo.

Mentre scrivo queste righe il mio albero è ancora pressoché segreto: questo blog, le mie poesie, le mie domande sono ancora un luogo di fatto lontano alla vista di quasi tutti. Un bosco così lontano dall'immagine di me che credo sia nelle menti delle persone che mi conoscono.

Ma forse è il momento di invitare qualcuno di più intorno a queste nuove radici che si sono infilate nel terreno della mia vita in questi ultimi anni.

Cercherò di lasciarti salire in quanti più alberi possibile, piccolo E., senza seguirti, senza proiettare me sul tuo albero, lasciandoti costruire la tua storia e osservando dove i miei e tuoi rami si incroceranno.

A presto,

M.