Caro E.,
non è un segreto (credo) che nella mia mente ultrapensante abbiano sempre trovato terreno fertile innumerevoli paure, più o meno grandi,più o meno intense e più o meno persistenti. Le paure, come l'ansia, hanno la straordinaria capacità di dipingere il peggiore degli scenari possibili rispetto ad una situazione che è in procinto di verificarsi o che potrebbe verificarsi in futuro. Lungi da me voler demonizzare la paura alla quale riconosco tutti i meriti nel contributi alla sopravvivenza della nostra specie, ma ultimamente si stavano facendo un po' troppo invadenti, un po' troppo limitanti. Avevano intaccato il mio umore, si stavano insidiando nelle mie relazioni e nella mia quotidianità recando danno a me stesso e agli altri.
Allora sai cosa? le ho sfidate. Ho scommesso contro di loro.
O meglio, ho scommesso a favore del me stesso del futuro. Resta scontato che per superare una paura la devi affrontare, ma per affrontare una paura si deve verificare la situazione che genera quella paura. Fino a quel momento è il festival delle proiezioni e dell'ansia. Così, mentre aspetto, ho deciso di lanciare questa sfida: io sono sicuro che per quando arriverà quel momento sarò pronto e o la paura che pensavo in realtà non sarà tale o io saprò evolvere per superarla positivamente. Nel mentre posso stare tranquillo e continuare a vivere positivamente il presente.
Questa è la teoria: come me la vedo nella pratica?
I momenti panici non sono spariti, le paure e l'ansia sono sempre presenti e bussano senza indugi alle porte del mio essere. Dopo qualche sudore freddo e qualche respirazione però rinnovo la scommessa e agisco, faccio qualcosa... a volte faccio finta di non avere paura finché non inizio a crederci e ritorno in uno stato di equilibrio. Faticoso, molto faticoso, ma l'effetto positivo lo sto sentendo. Anche mentre scrivo queste parole sento la paura che siano tutte bolle d'aria fritta che sale, ma rinnovo la scommessa e mi sforzo di credere in quello che sto scrivendo.
Per ogni paura, se vincerò la scommessa avrò vinto un me stesso migliore e il percorso da oggi alla vittoria sarà fatto di tanti momenti in cui ho scelto di credere che avrei vinto. Sono consapevole, altresì, che se perderò la caduta sarà notevole. Ma per vincere tanto, bisogna rischiare di perdere tanto e io mi sto giocando la vittoria di una vita felice. Non male come premio finale.
Ti prego però di non confondere questa scommessa con il fare finta che le paure non esistano, sarebbe un errore madornale. Io accolgo ogni briciola di paura e di ansia che si affaccia alla mia porta e ancora adesso permetto loro di farmi compagnia: vivo ancora i miei momenti di solitudine, di smarrimento e di sconforto, permetto sempre alle paure di comunicare il loro messaggio, sperando di capirlo. Semplicemente ad un certo punto scommetto contro di loro e agisco di conseguenza.
Chissà chi vincerà.
A presto,
M.